Perchè frequentare una scuola di teatro
Quando ero bambino facevo l’attore, non in teatro, sono
cresciuto ad Olbia e della parola
teatro non ne conoscevo nemmeno il
significato, lo facevo nel mio mondo: in campagna andavo a
caccia di leoni, con un ramo e una lenza
facevo un arco e diventavo un arciere, salivo su un albero e
potevo diventare Tarzan, entravo in un
cortile abbandonato e diventavo un esploratore o
un archeologo. Oggi, all’età di
43 anni, mi rendo conto che per fare l’attore bisogna
diventare esattamente come quel bambino: un essere creativo
capace di vivere nei mondi più fantastici
con la particolarità di credere, senza
alcun dubbio, a quella sua realtà.
La creatività è insita nell’essere umano.
Purtroppo nel diventare adulti
questa viene sepolta da quelli che possiamo
definire i condizionamenti
derivanti dalla nostra cultura. L’Uomo,
privo dei condizionamenti, dei limiti, delle bramosie di
successo e potere, è un essere illuminato, un artista che
celebra la vita, la vita diventa per lui una poesia, in
maniera naturale, senza forzature, semplicemente esprimendo la
sua essenza di essere umano.L'artista è una persona sensibile
che permette a se stesso di diventare un canale, uno
strumento, una canna di bambù attraverso la quale soffia un
vento capace di rivelare
quello che già è parte di noi: la Bellezza,
il Tutto. Lasciarsi andare alla propria natura umana, essere
consapevoli della propria natura umana è di per sé espressione
artistica, qualunque cosa si faccia.
Il teatro, come ogni altra forma d'arte, è
un mezzo, un veicolo capace di riportare l'uomo alla sua
Essenza, e da questo stato esprimere quanto di più bello possa
esistere nella Natura.
Claudio Laconi
La scuola di Recitazione
La prima ad Olbia
La
scuola nasce nell’ottobre 2003, con diversi obiettivi:
diffondere la cultura
teatrale attraverso l’esperienza diretta con il mondo della
recitazione, formare un gruppo di lavoro finalizzato alla
realizzazione di produzioni teatrali a livello professionistico.
Il metodo proposto dalla scuola parte dal sistema di
Stanislavskji, al quale vengono affiancate tecniche di ricerca
volte a liberare la persona dai condizionamenti
(culturali, sociali, educativi, psicologici) e permetterle
quindi di potersi esprimere attraverso la sua creatività.
Sostanzialmente vengono portati avanti contemporaneamente due
tipi di lavoro, uno rappresentato dalle tecniche e psicotecniche
individuate da Stanislavskji, l'altra costituita da un insieme
di esercizi (rilassamento, training fisico, meditazione,) che
guidano l'allievo ad un progressivo lavoro liberatorio,
condizione necessaria per la creatività.
Lo scopo ultimo che si vuole perseguire è la "riscoperta" dell'essere umano come individuo capace di esprimere la propria libertà dell'essere, nella vita quotidiana, nel lavoro, in famiglia, nelle relazioni con gli altri e con l'ambiente.
Nel corso dell'anno scolastico vengono proposti seminari con docenti interni ed esterni, della durata di un week end.